In psicologia si parla della sindrome di Cassandra per definire una vera e propria patologia che porta l'individuo a presentare costantemente delle profezie avverse riguardanti il proprio futuro. Una sorta di visione negativa su tutto quello che riguarda il presente e, soprattutto, il domani. Il nome di questa patologia, che può essere affrontata con un apposito percorso di psicoterapia, deriva dal celeberrimo mito di Cassandra. Nella mitologia greca Cassandra era la figlia del re Priamo e di sua moglie Ecuba. Le leggende tramandate fino ai nostri giorni parlano di una donna bellissima di cui si innamorarono praticamente tutti, compreso il potente dio Apollo. Tuttavia questo amore non venne mai corrisposto dalla donna nonostante il dio gli avesse fatto un dono straordinario: la profezia. Furente e deluso, Apollo decise di punirla togliendole quella facoltà e questo comportò che non venisse più creduta, anche perché nelle sue profezie c’erano sempre scenari apocalittici. Fu poi il filosofo francese Gaston Blanchard, evidentemente affascinato dalla mitologia greca, ad utilizzare in psicologia il mito di Cassandra come esempio per descrivere le persone che palesavano un futuro decisamente negativo per se stessi e per gli altri con l’effetto di non essere più credute e perdere fiducia in se stesse. 

Sintomi tipici della sindrome di Cassandra

Per formulare una diagnosi di sindrome di Cassandra è necessario valutare quelli che sono i sintomi tipici della patologia. L'insicurezza è certamente una conseguenza di questa condizione patologica infatti il paziente ricerca costantemente l’approvazione degli altri e mette in discussione le sue reali capacità in ogni possibile circostanza. All'incertezza sui propri mezzi è collegata anche una sensazione di costante paura per tutto quello che potrebbe accadere nella vita di tutti i giorni. Naturalmente questa perenne ricerca di un'approvazione comporta che il complesso di Cassandra sia caratterizzato anche da una scarsa autostima e dalla difficoltà nel riconoscere i veri valori di cui si dispone. C'è un vero e proprio sentimento di disprezzo nei propri confronti e dunque una incapacità nell'amare se stessi. 

Non è raro che tutto questo degeneri in un ulteriore sintomo che viene riconosciuto come la depressione reattiva che si manifesta principalmente quando ci sono degli eventi negativi vissuti come le cosiddette profezie autoavveranti. In pratica la persona tende a commettere errori per dimostrare di non essere capace nel fare una cosa e per convincersi che l'errore sia del tutto inevitabile. Per questo motivo soprattutto le pazienti che sono alle prese con l'effetto Cassandra si presentano come costantemente alla ricerca di relazioni sentimentali tossiche con dei partner che tendono a sminuire le loro capacità e a farle soffrire. 

Le possibili cause della sindrome di Cassandra

Ci sono diverse scuole di pensiero sulle cause scatenanti della sindrome di Cassandra e sulla profezia autoavverante. Innanzitutto le persone che sviluppano questa patologia psicologica molto spesso hanno dovuto gestire delle carenze affettive durante l'infanzia. Questa mancanza di una persona capace di dare amore ha indotto ad una ricerca costante di approvazione altrui e una mancanza di autostima. In linea generale tutte le situazioni in cui una persona tende a svalutarsi nel tempo possono generare questo senso di inadeguatezza e di pessimismo su tutto quello che si prova a fare. Anzi, molto spesso il paziente evita direttamente di provare a centrare un obiettivo in quanto inconsciamente sicuro che il tentativo non avrà esito positivo.

Conseguenze nella vita di tutti i giorni

La sindrome di Cassandra ha numerose conseguenze sulla vita quotidiana. Tendenzialmente la persona è affetta da pessimismo cosmico e dalla maniacale certezza nel non riuscire a fare determinate cose. Tende ad auto convincersi che tutto avrà un epilogo negativo e in un certo qual modo, con tale atteggiamento, getta le basi affinché ciò si avveri. Questa incapacità di avere una visione positiva e fiducia nei propri mezzi comporta enormi difficoltà nelle situazioni della vita di tutti i giorni come le capacità di avere una relazione sentimentale e relazionale soddisfacente. Il risultato finale è quello di ritrovarsi in un vero e proprio isolamento sociale che poi avrà ulteriori ripercussioni sullo stato d'animo e sulla qualità di vita. Ci sarà inoltre una limitazione delle capacità di riuscire a lavorare in maniera professionale e dunque difficilmente si riusciranno a cogliere opportunità di crescita. Tutto questo stress potrebbe inoltre innescare una serie di ulteriori problemi di salute mentale che devono essere affrontati in maniera efficace e prontamente. 

Come superare la Sindrome di Cassandra

L'effetto Cassandra può essere decisamente invalidante per la vita di tutti i giorni comportando non pochi disagi ed incapacità di portare avanti dei rapporti sociali con le altre persone. Attraverso un percorso psicoterapeutico è possibile ottenere risultati positivi in termini di presa di coscienza del proprio problema e di possibili strategie di cambiamento. Lo sviluppo viene gestito in maniera personalizzata tenendo conto delle problematiche del paziente e avviando un vero e proprio viaggio nel passato e nella propria storia per elaborare ciò che ha portato alla costruzione di schemi mentali ed emotivi negativi. L'obiettivo principale della cura è quello di riuscire a sostituire le profezie catastrofiche che vengono costantemente evidenziate dal paziente con delle aspettative che invece si basano su dati reali cercando di far comprendere che ci possono essere anche dei risultati alternativi. 

In questo modo la persona può migliorare la propria capacità di comprendere le potenzialità di cui dispone e avere uno spirito di osservazione differente che può consentire di uscire da quella sorta di aurea negativa che la caratterizza. Un percorso importante che si dimostra estremamente efficace a patto che il paziente dimostri la giusta motivazione per uscirne anche grazie alle capacità del professionista che, ovviamente, ha un ruolo fondamentale per tentare di superare la sindrome di Cassandra. Il consiglio è dunque quello di affidarsi ad uno psicoterapeuta con il quale instaurare un rapporto di reciproca fiducia per riuscire a comprendere le circostanze che hanno causato questa patologia e superarla in maniera graduale con un percorso che richiede pazienza e anche supporto di familiari ed amici.

Se ne senti la necessità richiedi subito una consulenza e parla apertamente del tuo problema, nessuno sarà pronto a giudicare ma solo a trovare una soluzione concreta e attuabile in maniera progressiva.