Il disturbo borderline di personalità è una patologia psicologica che si riscontra in una percentuale che va dal 4% al 6% della popolazione e ha caratteristiche ben precise.
Nel corso di questo articolo vedremo di cosa si tratta, quali sono i sintomi con cui si manifesta e le possibili cure.
Cosa si intende per disturbo borderline della personalità
ll disturbo borderline di personalità, la cui terminologia medica è DBP, consiste in una patologia caratterizzata da incapacità ad intrattenere relazioni interpersonali equilibrate, da una immagine di sè sfalsata rispetto alla realtà e da una spiccata variabilità dell'umore.
Tutti questi elementi in realtà interagiscono rafforzandosi reciprocamente.
I soggetti affetti da disturbi della personalità possono arrivare a sviluppare comportamenti devianti, possono incontrare notevoli problemi nelle relazioni interpersonali e manifestano una notevole instabilità umorale.
A causa di questo persistente disagio psicologico questi pazienti, pur essendo anche molto dotati a livello di capacità cognitive, fanno estrema fatica a porsi degli obiettivi e, di conseguenza, a raggiungerli.
Caratteristiche della personalità borderline
Il disturbo borderline di personalità è caratterizzato da un'elevata mutabilità emotiva, da ipersensibilità, talvolta esasperata, difficile da contenere senza una terapia psicoterapeutica e, in alcuni casi, l'uso di farmaci.
Altra caratteristica peculiare del disturbo borderline di personalità è la sfalsata immagine di sé che porta a fluttuazioni gravi e persistenti dell'umore e induce spesso i soggetti a divenire impulsivi e aggressivi.
I pazienti affetti da questa patologia non tollerano di restare soli, hanno il terrore dell'abbandono, entrano in totale crisi quando si sentono rifiutati arrivando nei casi estremi anche a gesti suicidari.
Altre caratteristiche del disturbo bordeline di personalità sono le comorbilità con altri comportamenti insani come il disturbo del gioco d'azzardo oppure l'abuso di sostanze stupefacenti.
Sintomi del DBP
I sintomi tipici che fanno diagnosticare un disturbo di personalità borderline sono:
- instabilità emotiva: i pazienti vivono momenti di completa tranquillità e poi, basta una piccola causa scatenate, possono diventare fortemente irritati, arrabbiati, tristi ai limiti della depressione, percepire anche eccessivi sensi di colpa.
- caos emotivo: chi è affetto da disturbo bordeline di personalità vive uno stato confusionale perenne.
- impulsività: il disordine mentale che provoca questa patologia porta i pazienti ad agire in maniera impulsiva, in base alle percezioni sfalsate dalla realtà che essi hanno.
- senso di abbandono: chi soffre di disturbo borderline della personalità ha il terrore di essere abbandonato da tutti.
- problematiche di aderenza con la realtà: la percezione di una separazione o della perdita di chi funge da supporto è rovinosa per chi soffre di disturbo della personalità borderline e porta delle profonde alterazioni dell'attività cognitiva sino talvolta ad arrivare al delirio che influisce sul comportamento e sull'immagine di sé.
- idealizzazione: le persone con disturbo borderline di personalità idealizzano gli altri, soprattutto quando sviluppano un senso di dipendenza per poi, in breve tempo, iniziare una svalutazione sino a sentirsi soffocati da chi prima ricercavano ossessivamente. Le relazioni anche affettive che intraprendono, di conseguenza, sono caotiche, morbose, turbolente e tossiche.
- tendenza al suicidio: i pazienti manifestano comportamenti di tipo autolesivo e minacciano spesso il suicidio. Tendono spesso a boicottare se stessi, anche negli obiettivi che si prefiggono, sviluppano percezioni disfunzionali si sé e gli altri che li portano a periodi di forte stress emotivo. Per questo motivo chi soffre di disturbo borderline della personalità viene spesso licenziato, divorzia dal partner, si ritira da scuola ecc.
- senso di inadeguatezza: l'impossibilità di raggiungere obiettivi concreti porta il paziente a percepirsi inadeguato, inferiore e questo gli genera intensa paura e anche rabbia.
- volubilità: questi pazienti cambiano di continuo la visione che hanno della loro vita, di sè stessi e anche degli altri. Tutto ciò avviene bruscamente e in maniera drammatica. Tendono ad idealizzare e un attimo dopo a deprecare qualcosa o qualcuno. Sviluppano comportamenti che vanno dall'esaltazione, all'adulazione sino allo svilimento.
- difficoltà a controllare la rabbia: tutti coloro che sono affetti da disturbo di personalità borderline hanno molta difficoltà a controllare la loro rabbia che esprimono con violento sarcasmo, amarezza profonda, sfuriate eccessive, vergogna.
- impulsività che porta all'autolesionismo: non avendo un equilibrio psichico questi pazienti tendono a comportamenti compulsivi come abbuffarsi, bere troppo, fare sesso non protetto, abusare di droghe come volessero punirsi per il senso di sofferenza che provano e non riescono a dominare.
- episodi dissociativi: chi soffre di questa difficoltà può talvolta sviluppare sintomi dissociativi come senso di vuoto, depersonalizzazione e derealizzazione.
Possibili cause del disturbo borderline di personalità
Tra le cause tipiche del disturbo borderline di personalità vi sono: un ambiente spesso invalidante sotto l'aspetto emotivo, gravi traumi durante l'infanzia, fattori genetico-temperamentali. Tutte queste cause sarebbero in grado di predisporre un individuo a sviluppare disturbi della personalità più o meno evidenti.
Di norma questa patologia si manifesta nell'età adulta con una forte incapacità di controllare le proprie emozioni, poi i disordini diventano sempre più cronici e gravi.
Hanno molta incidenza nello sviluppo di questo disturbo gli eventi stressanti che si manifestano durante la prima infanzia come abusi sessuali, fisici e/o psicologico, abbandono, separazione dei genitori, perdita di un caro.
Anche la componente ereditaria gioca un ruolo primario nello sviluppo della personalità borderline. Diverse ricerche hanno dimostrato che i parenti di primo grado di pazienti affetti da questa patologia hanno ben 5 volte in più di probabilità di sviluppare la malattia.
La diagnosi
La diagnosi viene fatta dallo psichiatra o psicologo/psicoterapeuta sulla base di un modello che denota la presenza di almeno 5 sintomi fra cui: terrore dell'abbandono e sforzi ripetuti per evitarlo, rapporti instabili che alternano idealizzazione dell'altro sino allo svilimento repentino, immagine di sè non corrispondente alla realtà, reattività eccessiva e impulsività sino a danneggiare sè stessi, minacce di suicidio o autolesionismo, rabbia intensa mista a depressione.
Oltre a questa diagnosi differenziale lo specialista osserva anche altri sintomi, più o meno evidenti, come comportamenti istrionici e sviluppo di bipolarità, narcisismo e tendenza a manipolazione dell'altro, ansia ricorrente che può essere acuita dall'abuso regolare di droghe.
Cura del disturbo borderline di personalità
Il disturbo borderline di personalità è tra i disturbi più studiati in ambito psichiatrico al fine di trovare trattamenti davvero efficaci. La cura maggiormente utile rimane la psicoterapia individuale e, ove necessario, il ricorso ai farmaci.
Recenti studi hanno denotato che in particolare la Schema Therapy sia in grado di apportare progressi significativi nel trattamento del disturbo borderline di personalità. Questa terapia conduce a risultati di miglioramento più veloci, soprattutto nella gestione quotidiana dei rapporti interpersonali, nel reagire ai cambiamenti e nel risolvere i problemi in maniera più equilibrata, senza sviluppare rabbia e comportamenti ossessivi.
La Schema Therapy aiuta inoltre il paziente ad adattarsi meglio all'ambiente, a trovare soluzioni comportamentali sane per poter soddisfare i propri bisogni, migliora il tono dell'umore e combatte efficacemente l'ansia. Prevede inoltre l’utilizzo sia di tecniche cognitive che di tecniche centrate sulle emozioni.